Copy right o diritti d’autore

 – 30 giugno 2018 –

Salute a tutti carissimi ricercatori e ricercatrici

Sono stato assente un po’ di settimane, periodo intenso e particolarmente accrescitivo per me e per ciò che ho attorno. Per 15 giorni mi sono ritirato in me stesso, andando a chiedere aiuto a Madre Gaia nei suoi luoghi più puri ed elevati, i boschi.

Il bosco è l’ambiente naturale per eccellenza, dove l’ecosistema è in equilibrio e in costante e lenta mutazione, dove la vibrazione è alta e mi aiuta a comprendere, a saper chiedere e a stare molto attento alle risposte. Molte persone non comprendono il bosco, e va bene, molte di queste quando vi fanno visita, per diversi motivi come escursioni, visite guidate, la raccolta dei frutti autunnali, a fare un’arrostita ecc, rimangono sorpresi dal fatto che sono stati molto bene, altri ancora non vedono l’ora di andare via, fotografia rituale, “evviva sono stato qui!”, postata sui social per dimostrazione e poi, via via!!

Ebbene, vi dico che c’è un motivo preciso per tali comportamenti, semplicemente il bosco ha una vibrazione particolarmente alta rispetto alla maggior parte degli esseri umani che vivono nei paesi o nelle città, perché questi ultimi luoghi sono inquinati da vibrazioni di ogni genere che, inevitabilmente condizionano coloro che li frequentano. Faccio un esempio, se in città la vibrazione è 5, molto probabilmente la mia vibrazione o è 5 o gli si avvicina molto, ma se vado in un bosco che vibra 10, inevitabilmente ho bisogno di adeguarmi sia fisicamente che psicologicamente a questa vibrazione, è la legge di risonanza, se mi adeguo ho la possibilità di godere di quel bosco, altrimenti ne subisco le influenze e sono costretto ad andare via. Tutti noi abbiamo degli ambienti che preferiamo, spesso, inconsapevolmente, gradiamo frequentarli perché risuonano alla nostra medesima vibrazione, sia per le persone che vi troviamo o per le informazioni che ne traiamo.

Ecco appunto, informazioni! Cos’è l’informazione?

In-formazione, vale a dire la formazione del nostro interiore. Il caro fratello, Piergiorgio Caria, durante le sue conferenze fa questo esempio: molte persone affermano:”io sono fatto così e non ci posso fare niente!” e lui aggiunge:”ma chi ti ha fatto così? Semplicemente l’informazione.”

Quindi l’informazione è un dato che proviene da una fonte e che fa in modo di impartire una conoscenza, quest’ultima se viene interiorizzata e fatta propria diverrà “io sono fatto così!”

Ecco come un dato attua la formazione di ogni individuo, letteralmente da dentro.

Dunque adesso bisogna anche capire da dove proviene questo dato, è frutto dell’esperienza altri, quindi è solamente riportato oppure, è frutto dell’esperienza individuale?

La mia esperienza di vita mi ha insegnato a sbattere la testa per capire, e questo non vuol dire che ogni volta me la sono rotta, semplicemente ho fatto l’esperienza necessaria per comprendere attraverso me medesimo. Come dice Piergiorgio, la ricerca si fa sul campo, perché a leggere e poi riportare è troppo semplice.

Ecco dunque, ma l’informazione da dove arriva, attraverso quali canali?

Partendo dal principio, alla venuta alla luce abbiamo già delle informazioni che sono codificate nel corpo, nel DNA, in ogni cellula, però esprimerle non è subito possibile, quindi, gli adulti deducono che non si possiede alcuna informazione.

Si dice che i bambini sono puri, ed è pure vero, quant’è vero che attraverso l’indottrinamento che subisce e abbiamo subito durante la nostra crescita, quelle informazioni rimangono fortemente sopite, spesso non vengono mai più prese in considerazione e altre volte, maggiormente in questo periodo storico di risveglio, spuntano fuori come conigli dal cilindro.

Queste informazioni primordiali sono la nostra conoscenza, quella di altre vite, di altri mondi, di altre dimensioni e vibrazioni, ma sono lì, latenti, e poi ad un certo punto, come per magia, saltano fuori le domande e se abbiamo abbastanza coraggio ci mettiamo alla ricerca delle risposte, quindi di altre informazioni, ma questo solamente quando abbiamo già acquisito una determinata consapevolezza.

Come dicevo prima, l’indottrinamento giunge dai genitori, dalla famiglia, dalla scuola, dagli amici, dal lavoro, dalle relazioni, dalla chiesa, dalla politica, dai libri, dalla televisione, dalla radio, da internet ecc. Ecco che questa tipologia d’informazione ha necessità di essere vissuta in prima persona, altrimenti come dicevo prima risulta un riporto senza confuto.

L’informazione è ovunque in verità, essendo questa vibrazione, ed essendo la nostra realtà composta da energia in movimento, ecco che con il corretto utilizzo del nostro strumento principale, il corpo, possiamo attingere ad ogni tipo di informazione, giustamente allineandoci alla giusta frequenza. Faccio un esempio, se chiedo al capostazione a che ora parte il treno, sicuramente mi sa rispondere, ma se gli chiedo a che ora parte l’aereo Alghero – Roma di domattina, molto probabilmente mi risponderà di chiedere in aeroporto o di consultare internet. Ogni informazione ha il suo canale preferenziale insomma, ma ci sono luoghi su questo meraviglioso pianeta in cui le informazioni sono alla portata di tutti o quasi, semplicemente allineandosi alla frequenza del luogo.

Ecco che il bosco è uno di quei luoghi in cui, dopo un accurata pulizia vibrazionale ed una preparazione di svuotamento mentale, ciò che si chiede giunge sotto forma di ispirazione, intuizione o forse ancora per via del verso di un animale, un arcobaleno, il volo di un uccello. In verità questo processo è riscontrabile anche in ambienti cittadini ma, chiaramente è molto più dispendioso di energia, vista la probabile bassa vibrazione e quindi con una densità tale da allungare anche i tempi di riuscita.

Perché tutto questo vi state chiedendo?

Non ne ho idea, semplicemente credo che ogni individuo essendo parte di dio, consapevolmente o meno, ne è anche strumento in Terra per continuare in questa creazione, dunque credo che questo si aggiunga a tutto il brodo, è un messaggio di consapevolezza, ma è pure possibile che questo sia l’inizio di qualcosa di più grande.

Non pretendo che arrivi a chiunque, semplicemente lo faccio perché mi pare etico condividere qualcosa che mi è stato confidato con tale semplicità e maestria, è parte di me ma non mi appartiene, è di tutti.

La conoscenza non la si può fermare, né arginare, la si può deviare si. Spetta ad ognuno di noi porsi le giuste domande per la propria “in-formazione”, etica, consapevole, rispettosa verso se stesso e verso gli altri, verso il tutto e quindi anche verso dio.

Vi lascio con le parole di Pirgiorgio Caria che dice: ”quando moriamo non ci portiamo niente dall’altra parte, è ammessa solamente la conoscenza, che è quella che portiamo sempre con noi vita dopo vita ”.

In luce e amore, che ogni benedizione vi aiuti nel vostro cammino.

Grazie Grazie Grazie..

ivano

Lascia un commento

Progetta un sito come questo con WordPress.com
Comincia ora
search previous next tag category expand menu location phone mail time cart zoom edit close