Chiome colorate di cielo

In autunno gli alberi perdono le foglie, così si dice. In verità offrono alla Madre Terra che li ospita il loro prezioso contributo. Per tutta la stagione vivace, allegra e soleggiata hanno contribuito a dare frescura alla terra, togliendo talvolta l’arsura.

Ma poi arriva quel periodo che nel quale le preziose foglie si lasciano cadere verso il basso, permettendo all’acqua che cade dal cielo di passare veloce, morbida e liscia sui loro rami e tronchi, giungere sino a terra e bagnare ogni cosa, alimentare radici e funghi, insetti e animali. Le foglie una sull’altra quasi a tenersi al caldo, sanno di fare da coperta, sempre alla terra.

E gli alberi rimangono senza chioma?

No, non è proprio così, anzi, si vestono di una chioma tutta nuova, una chioma di colori mutevoli, colori delle tonalità più disparate, i celesti, gli azzurri e i blu del cielo, i bianchi e i grigi delle nuvole, i rossi, gli aranci e i viola delle albe e dei tramonti.

Allora, se li osserviamo da questo punto di vista, è come che loro, gli alberi senza le foglie, siano ancora più vicini al cielo, connessi in un’insolita forma e che questo periodo di riposo sia invece un periodo per cogliere la creatività del cielo.

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